26.6.13
21.6.13
Dave, the barbecue man, quello che nelle foto si indica, ha fatto in modo di organizzare una cena per il suo collega/amico Jorge che ieri a Brisbane ha sposato Maca.
Loro due sono spagnoli e le loro famiglie sono dall'altra parte del mondo, quindi, "la loro famiglia Australiana penserà a festeggiarli".
30 persone,10 nazionalità diverse (Australia, Italia, Israele, Thailandia, Cile, Ecuador, Spagna, Irlanda, Nuova Zelanda, Singapore), una casa STUPENDA con vista sulla giungla e sugli opossum, una bella atmosfera!
LOVE
15.6.13
Ho
passato 10 ore a Brisbane e ho camminato più o meno 13 kilometri.
Ho
incontrato tante persone e con alcune di loro mi sono fermato a parlare prima
di chiedere di scattargli una foto.
Brisbane
CBD sembra New York in miniatura. I grattacieli ci sono e anche le chiese di
mattoncini rossi che cercano di resistere ai palazzi in vetro non mancano. Milioni
di asiatici tutt’intorno, asiatici trapiantati che oramai sono australiani e
parlano il loro accento e finiscono ogni frase con “hey”.
Ho
provato il cappuccino più buono di tutta la città dal banchetto di Brendan sul Goodwill
Bridge. Brendan sembra Richard Branson della Virgin, e con la sua giacchetta,
la camicia a quadri e la pochette verde se la gode con il sole e con la vista.
Lyle
è un’habitué e ogni settimana si ferma con la sua bicicletta, si riposa e poi
riparte e continua a pedalare. E’ sulla settantina ed è patita della
bicicletta. Quando ha saputo da dove vengo mi ha chiesto del giro d’Italia, e l’unica
cosa che sapevo è che è stato interrotto per un paio di giorni per maltempo. Coincidenza
vuole che tanti anni fa sia stata nella stessa bellissima isola dove io e
Stefania vogliamo andare a agosto, e allora ha cominciato a parlare del mare,
della barriera corallina, di quanto al nord non stiano facendo niente per
proteggerla e di quanto sia importante conservarla perché ha sentito che le
prossime cure dei tumori verranno dal mare…
Entrambi
hanno voluto sapere del mio blog, e Brendan l’ha visto subito dall’iphone..
Alla
galleria d’arte contemporanea c’era un’esposizione bellissima. Il tema è la
colonizzazione dell’Australia e la sofferenza che gli aborigeni hanno dovuto
sopportare. Dentro ci sono due cinema che noi, in un museo, ce li sogniamo, e
ogni giorno proiettano due documentari autoprodotti che fanno parte della serie
“My life as I live it - First people and black cinema”. Ieri c’era “Patu!” che
raccontava della storia delle proteste neozelandesi del 1981 che si opponevano
al rugby tour Sud-Africano e che dimostravano solidarietà alle vittime dell’apartheid.
Stefy
a agosto ci torniamo..!
p.s. Chissà se Attila e Julie sono ancora insieme?
p.s. Chissà se Attila e Julie sono ancora insieme?
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