Quello che più mi aveva colpito quando ero andato a trovarlo all'ospedale era stata la sua magrezza. Me lo ricordavo con i capelli, ma non ce li aveva quasi più e quei pochi erano grigi, quasi bianchi.
Quando sono entrato nella stanza era in uno stato di dormiveglia, ma faceva caldo e il rumore del nostro parlare l'aveva svegliato del tutto. Si era mosso o per lo meno ci aveva provato e questo evidenziava ancora di più la sua fragilità.
Gli occhi però erano rimasti quelli, e quella sorta di sorpresa nel vedermi lì mi ha fatto pensare che in fondo capisse quello che intorno a lui continuava a succedere e che le frasi sconclusionate che una dopo l'altra ripeteva all'infinito fossero solo buffe.
Ho provato a far sorridere un pò tutti, ma perchè avrebbero dovuto?, e poco dopo siamo andati via per non farlo stancare ancora di più, salutandolo e baciandolo. Non so perchè, ma mi era venuto spontaneo baciarlo sulla fronte.
"Mi raccomando, ci vediamo la prossima volta che scendo".
Stasera non c'è più.
Quando sono entrato nella stanza era in uno stato di dormiveglia, ma faceva caldo e il rumore del nostro parlare l'aveva svegliato del tutto. Si era mosso o per lo meno ci aveva provato e questo evidenziava ancora di più la sua fragilità.
Gli occhi però erano rimasti quelli, e quella sorta di sorpresa nel vedermi lì mi ha fatto pensare che in fondo capisse quello che intorno a lui continuava a succedere e che le frasi sconclusionate che una dopo l'altra ripeteva all'infinito fossero solo buffe.
Ho provato a far sorridere un pò tutti, ma perchè avrebbero dovuto?, e poco dopo siamo andati via per non farlo stancare ancora di più, salutandolo e baciandolo. Non so perchè, ma mi era venuto spontaneo baciarlo sulla fronte.
"Mi raccomando, ci vediamo la prossima volta che scendo".
Stasera non c'è più.