28.1.17


"Tanto tempo fa, quando ero ancora giovane e questi ricordi erano molto più freschi, ho tentato diverse volte di scrivere di lei. Ma allora non sono riuscito a finire neanche un rigo. Sapevo bene che se fossi riuscito a scrivere almeno quel rigo iniziale, poi tutto il resto sarebbe venuto da solo, ma non c'era niente da fare: quel rigo non veniva proprio. Era tutto talmente chiaro che non sapevo da dove cominciare. Era come avere una mappa dettagliata, ma così dettagliata da diventare inservibile. Ma adesso capisco. Capisco che in fondo a poter riempire quel contenitore imperfetto che è la scrittura, sono solo ricordi e pensieri altrettanto imperfetti. E poi, più i ricordi di Naoko sbiadiscono dentro di me, più sento di capirla. Oggi capisco anche la ragione per cui mi pregò di non dimenticarmi di lei. Naturalmente lo sapeva benissimo. Sapeva che prima o poi in me il suo ricordo avrebbe cominciato a sbiadire. Ed è per questo che mi aveva pregato: "Non ti dimenticare mai di me. Ricordati sempre che sono esistita".
Ma a pensarci provo una pena terribile per lei. Perché Naoko non mi amava nemmeno."

Haruki Murakami - Norwegian wood/Tokyo blues, pt.2.